Il mercato dell’energia occupa le cronache da mesi, col rialzo dei prezzi delle fonti primarie e, di conseguenza, di quello della fonte secondaria più diffusa : l’energia elettrica ha subito rincari cospicui, e pare destinata ad averne ancora almeno nel breve. Difficile darne una dimensione esatta, perché il prezzo varia con il contratto (alcuni clienti godono ancora di prezzi pre-crisi, destinati ad aumenti a breve), con le regioni, con gli “sconti” più o meno temporanei delle accise.
La Regione Veneto, come molte altre (la Lombardia spesso è di esempio), ha varato un primo incentivo destinato alle IMPRESE ARTIGIANE con sede nel territorio regionale, volto a coprire una parte delle spese per varie tipologie di investimento.
Evidenziamo di seguito quanto concerne le spese per il fotovoltaico – (per tutti i dettagli si veda poi il bando completo qui) :
· Dotazione: € 5.000.000,00.
· Presentazione della domanda dal 06/09/2022 al 29/09/2022.
· Il progetto deve essere concluso ed operativo entro il termine perentorio del 2 ottobre 2024.
· Assegnazione: procedura valutativa a punteggio NON in ordine cronologico
Viene erogato a ciascuna impresa un contributo a fondo perduto pari al 40% della spesa sostenuta per i sei capitoli (macchinari, autocarri, software, impiantistica, energia rinnovabile, spese generali e varie) ovvero :
· nel limite minimo di € 10.000,00 corrispondenti a una spesa rendicontata ammissibile pari a € 25.000,00.
· nel limite massimo di €100.000,00 corrispondenti a una spesa rendicontata ammissibile pari o superiore a € 250.000,00;
Nello specifico nel quinto capitolo rientra un impianto fotovoltaico nuovo, comprese l’eventuale accumulo e l'allacciamento alla rete dell'energia elettrica
(alla lettera, il bando sembra lasciare opzionale anche quest’ultimo, consentendo come sarebbe logico anche impianti in isola).
Sono agevolabili nel limite massimo di € 8.000,00 per impianti fino a 20 kW e di € 20.000,00 per impianti superiori a 20 kW.
Abbiamo allora simulato il conteggio macroeconomico per due impianti tarati su queste cifre :
- un impianto con tetto di 55 kWp, senza accumulo – destinato a produzioni per lo più sincrone col sole
- un impianto con tetto di 40 kWp, con accumulo di 14 kWh
La valutazione è chiaramente del tutto approssimativa, e si basa su :
- Costi attuali di materiali e risorse
- IVA più frequente (10%), ammortamento in 5 anni, tassazione media relativa
- Costi medi oggi dell’energia in acquisto e in vendita
Il dato macroeconomico risultante è che questi impianti sarebbero già molto convenienti data la situazione di mercato, con tempi di rientro di 3 / 3,5 anni.
L’incentivo riduce il rientro di 1 anno circa, nei due casi campione esaminati.
E’ però fondamentale l’osservazione finale che impianti simili possono generare RISPARMI energetici dell’ordine dei 20 mila € annui, con un vantaggio progressivo dopo il rientro che arriverà (data la durata nel tempo di un impianto ben realizzato, e la poca manutenzione necessaria) in 25/30 anni a risparmi complessivi dell’ordine dei 500 mila €.