I rischi del basso costo
Quanto più un lavoro come l’installazione di un fotovoltaico è cospicuo, tanto più il committente – di solito l’imprenditore o suo manager – chiederà più preventivi.
La regola di mio nonno era : chiedi 3 preventivi, a parità di offerta scegli quello di mezzo.
Ma oggi in molti tristi casi si tende a scegliere il più economico. Talvolta il divario è anche rilevante, non 2 o 3 % ma anche 15 o 20% o più tra il migliore e il peggiore, il che è ovviamente strano e sospetto. Chi ha fatto il prezzo più alto mi voleva imbrogliare ? Ha sbagliato qualcosa ? Qual’è il “prezzo giusto” di mercato ?
A chi si trovasse in questa condizioni, passo queste considerazioni riguardo i possibili rischi, derivate da varie esperienze che abbiamo avuto in questi anni :
- Se sono tra loro diversi, i materiali scelti dal miglior offerente potrebbero essere scarsi, fragili e con servizi di assistenza carenti. La quale è fondamentale, magari non subito ma nei molti anni di vita del vostro impianto. Un inverter può valerne un altro, ma il servizio può fare la differenza.
- A parità di materiali, un fornitore può avere sue condizioni di acquisto lievemente migliori. Ma il mercato fotovoltaico, dopo vent’anni, è molto livellato. Molte produzioni sono automatizzate, e quindi le differenze commerciali fanno tutto – ovvero le tipologie di distribuzione, i volumi, i tempi, i magazzini, i dazi…
- Ci possono essere errori o limiti di progetto. In questo caso, un confronto tra le offerte può essere fatto da un tecnico terzo – cosa non facile, ma per impianti di un certo peso assolutamente consigliabile.
- Un altro interrogativo è la qualificazione della mano d’opera. Non è solo importante che chi lavora abbia i requisiti di legge (in edilizia purtroppo questo non è sempre scontato), ma anche che abbia esperienza, che possa mostrare un ruolino di ottime installazioni. Chiedete di vederle, di visitarle, di parlare con i clienti. Un cliente soddisfatto è sempre la miglior garanzia che chi lavora farà il meglio possibile.
- In casi estremi, può esserci mancato rispetto delle norme di sicurezza. Questo non è solo un rischio che ISPESL/INAIL sanzionino chi lavora. Se infatti un lavoratore si infortuna mentre lavora in una casa o azienda, c’è anche una corresponsabilità della committenza.
- Lavorare nel weekend per finire un impianto può essere indice di dedizione alla soddisfazione del cliente. Ma lavorare SOLO di sabato fa sospettare che ci siano delle irregolarità nei contratti di lavoro.
- Un'altra situazione delicata è il momento della fine lavori. Alcuni installatori purtroppo non sono adeguati a certe tecnologie, o non vogliono impiegare troppo tempo, e non eseguono un completo avviamento, il quale oggi comporta che vi sia una corretta configurazione e che sia attivato il monitoraggio da remoto, con vari gradi di assistenza. Tutto ciò NON compare sempre in un contratto, e sarebbe opportuno che fosse precisato.
- Il contratto dovrebbe essere completo, con clausole chiare, lecite e verificabili. In casi semplici ciò non è necessario, ma in fase di firma sarebbe opportuno che il cliente richiedesse tutto quanto nei dettagli.
- In tema contrattuale, manca spesso la definizione di quali e quanti possano essere i costi aggiuntivi extra offerta. Questo può causare indesiderati aumenti a fine lavori, cosa estremamente fastidiosa e dannosa. Può capitare che questo sia uno stratagemma per vincere una gara al ribasso, per poi aumentare i costi alla fine. Ovviamente, gli imprevisti possono capitare… Se un tetto dove si vuole installare un pannello si rivela instabile, i lavori di muratura non possono certo essere a carico dell’elettricista.
- Il commerciale dell’azienda di installazione dovrebbe essere coinvolto nella realizzazione. Invece capita che lavori solo sul basso prezzo per portare in azienda molti contratti, e poi l’azienda di trovi ingolfata di lavori, sia quelli acquisiti che quelli straordinari. Così si avranno tempi lunghi, essendo data la priorità ad altri.
- La tempistica può ovviamente dipendere anche da fattori esterni, come il meteo inclemente, o il contrattempi con il materiale. Chi installa dovrebbe tuttavia cercare di non causare disagi all’attività del cliente, specie in ambito industriale.
- Ci sono anche i tempi e i costi legati alla burocrazia, particolari che vanno chiariti e contrattualizzati in partenza.
Spero che queste considerazioni possano aiutare i clienti a scegliere, e il fornitore a essere scelto per qualità e completezza del servizio da rendere. Buon lavoro a tutti.
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